Biblioteca Civica: dieci anni con Giovanni Arpino!
Anniversario dell’ Intitolazione della Biblioteca Civica di Nichelino
Venerdì 4 novembre 2016
ore 18.00
Biblioteca Civica "Giovanni Arpino"
via Turati, 4/8 - Nichelino (TO)
La Biblioteca Civica di Nichelino, la nostra biblioteca, festeggia i dieci anni di intitolazione a Giovanni Arpino.
Uno scrittore a 360 gradi capace di passare dai toni aspri a quelli magici; in grado di confrontarsi, mai in modo banale, con i temi della Contemporaneità, mettendo sempre al centro l'uomo con i suoi contenuti etici.
E non solo: Arpino è stato anche un grande giornalista, di cronaca ma, soprattutto, di sport.
Il calcio, in particolare, fu un mondo che narrò con colori ironici, graffianti e passionali.
Arpino è stato un viaggiatore di luoghi fisici e della mente, senza pregiudizi e senza effimere infatuazioni, la sua curiosità rappresenta il desiderio umano di conoscenza e di esplorazione.
Ed è questo sentimento che anima anche gli affezionati di libri, cinema e musica: questo sono tutti gli arpiniani!
L’evento è aperto a tutti.
Festeggeranno con noi:
Caterina BRERO ARPINO
Tommaso ARPINO
Bruno QUARANTA,
giornalista de La Stampa
Darwin PASTORIN,
direttore de La7 Sport
Segue rinfresco.
ANNIVERSARIO IN BIBLIOTECA: 10 anni di intitolazione a GIOVANNI ARPINO
Venerdì 4 novembre la Biblioteca Civica di Nichelino festeggerà i dieci anni di intitolazione a Giovanni Arpino. L’appuntamento è in via Turati 4/8 alle ore 18.00, dove alla presenza delle Autorità verrà celebrato e ricordato lo scrittore “padrino” che attribuisce il nome – e il cuore - alla Biblioteca.
Sarà occasione felice per incontrare nuovamente un personaggio letterario originale e capace, che ha lasciato la sua cifra sferzante ed essenziale nel panorama letterario italiano.
Saranno presenti la signora Caterina Arpino - moglie dello scrittore -, il figlio -Tommaso Arpino-, Bruno Quaranta – giornalista-, Darwin Pastorin -giornalista e scrittore – “discepolo” artistico di Giovanni Arpino.
Ma chi era Giovanni Arpino? Di lui si legge poco o nulla e spesso sui banchi di scuola viene trascurato lo studio di questo autore. Peccato, perché è una delle figure della letteratura italiana (e piemontese) a cui si deve riconoscere non solo una originale e genuina qualità di penna, ma anche una personalità da cui traspaiono grandi valori e insegnamenti di vita: Giovanni Arpino era un uomo tutto d’un pezzo, schietto e leale, senza peli sulla lingua; una figura esuberante ideologicamente, con una intelligenza vivida, con il gusto della battuta, del sarcasmo brillante e, sopra tutto, con un fermo rifiuto di ogni forma d’ipocrisia, di asservimento e di volgare adulazione del potere: meglio rendersi antipatico che accodarsi alla massa. E’ così che viene ricordato nelle citazioni che occasionalmente compaiono, descritto con rimpianto, come una figura di intellettuale che oggigiorno non esiste più. Un personaggio scomodo, per certi versi, ma di cui si sente parlare con ammirazione da parte di chi l’ha conosciuto, di chi ha avuto modo di trascorrere con lui anche soltanto il tempo limitato a una breve conversazione. “Un’ora con lui era un bagno d’osservazioni, ricordi, aneddoti, confessioni, sembrava che ti avesse spiattellato su un tavolo tutto se stesso”, diceva di lui il grande Indro Montanelli.
Giovanni Arpino nacque nel 1927 a Pola da genitori piemontesissimi e dopo la giovinezza trascorsa a Bra, elesse Torino come amatissima “città patria”. E’ stato uno dei narratori più magici e affascinanti dell’ultimo secolo della letteratura italiana. Lo si può definire un personaggio raffinato e brillante, polemista sagace e cronista sportivo incisivo: qualcuno lo ricorda per i graffianti articoli su La Stampa riferiti agli avvenimenti sportivi calcistici, alla Juventus e ai grandi calciatori degli anni Settanta.
Un uomo eclettico, dunque, che nella sua esperienza artistica si è diviso tra la storia di cronaca nera, fatti di costume, ritagli di biffe e macchiette che promuoveva a eroi nei suoi romanzi, impareggiabile “bracconiere di tipi e personaggi”, e il calcio e lo sport in generale, con ironia, sentimento, passione, elevando un genere per molti considerato di seconda categoria a fenomeno culturale. Pur avendo uno stile letterario è riuscito comunque a esprimersi in linguaggi “popolari”.
Nella sua produzione letteraria, che comprende ben cinque corposi volumi nell’edizione Rusconi curata da Giorgio Barberi Squarotti e che abbraccia ben ventiquattro anni della sua attività troviamo romanzi famosi come La suora giovane, La sposa segreta, Gli anni del giudizio, per citarne alcuni tra i più noti, e Il buio e il miele, la vicenda di quell’ufficiale dell’esercito diventato cieco (ma anche grande viveur) la cui figura è stata immortalata nel ruolo interpretato prima da Vittorio Gassman in Profumo di donna, per la regia di Dino Risi e poi da Al Pacino – premio Oscar 1993 – in Scent of a woman, nella regia di Martin Brest.
Accattivanti anche i volumi dei Racconti, storie brevi in cui si rivela l’affascinante narratore che è “delle storie che nascono dal Presente”, innamorato osservatore della vita, “uno scrittore realista, però non ubbidiente alla brutalità della realtà” come lui stesso si definiva.
Ci si augura che la festa per l’anniversario dell’intitolazione della Biblioteca Civica rinnovi, nei lettori e in tutti i frequentatori della Casa della Cultura, il desiderio di prendere (o riprendere) in mano la vasta opera di un autore fiero e intelligente, arguto indagatore dell’animo umano, capace soprattutto di arricchire il lettore attraverso lo stimolo e la provocazione di una scrittura che a ogni riga pone dubbi intelligenti.
Venerdì 4 novembre 2016 ore 18.00
Biblioteca Civica “G. Arpino”
via F. Turati 4/8 - Nichelino
BUON ANNIVERSARIO, “ARPINO”!
Dieci anni di intitolazione della Biblioteca Civica
a
Giovanni Arpino
Sarà occasione felice per incontrare nuovamente, nei racconti di colleghi e amici, un personaggio letterario originale e capace, che ha lasciato la sua cifra sferzante ed essenziale nel panorama letterario italiano.
Saranno presenti la signora Caterina Arpino - moglie dello scrittore -, il figlio -Tommaso Arpino-, Bruno Quaranta – giornalista-, Darwin Pastorin -giornalista e scrittore – “discepolo” artistico di Giovanni Arpino.
Allora quale luogo migliore per ricordare un grande personaggio della nostra cultura novecentesca?
Una biblioteca, la nostra.
L’Assessore alla Cultura Il Sindaco
Diego Sarno Giampietro Tolardo
L’iniziativa è aperta a tutti.
Segue rinfresco